Termogenici: Efficacia, Modo d'uso, Effetti Collaterali
INTRODUZIONE
Con l'avvicinarsi del periodo estivo, sempre più consumatori fanno affidamento all'utilizzo di supplementi dietetici termogenici, classicamente definiti bruciagrassi. Già il nome commerciale richiama alla mente l'effetto desiderato dalla maggior parte degli utenti, ossia la perdita selettiva di massa grassa, mentre pochi si soffermano sul potenziale meccanismo d'azione. Costituiti per lo più da caffina, estratti del tè verde e catechine di varia natura, i termogenici dovrebbero promuovere una migliore ossidazione degli acidi grassi agendo direttamente sul metabolismo di base. E' noto infatti come l'organismo umano dissipi una parte consistente di energiasottoforma di calore, al fine di mantenere cellule, tessuti ed organi in una condizione di omeostasi termica. In questo contesto tessuti come quello muscolare, quello epatico ed il tessuto adiposo bruno, mettono in atto cicli metabolici, definiti futili, necessari a disaccoppiare la catena mitocondriale ed il trasferimento di elettroni dalla sintesi di ATP. In questo modo gran parte del flusso energetico, che dovrebbe essere in ultima analisi veicolato in energia chimica, per l'appunto ATP, viene invece dissipato sottoforma di calore. Questa attività è finemente regolata da fattori endocrini e nervosi. Centri termoregolatori ipotalamici, sistema simpatico, ormoni tiroidei, catecolammine sono solo alcuni dei principali controllori della termogenesi. I bruciagrassi, o per l'appunto termogenici, cercano di inserirsi in questi meccanismi biologici, potenziando il metabolismo di base, proprio attraverso una maggiore attivazione della termogenesi.
Gli studi
Nonostante anche in questo caso la letteratura scientifica risulti al quanto combattuta sulla definizione della reale utilità relativa all'utilizzo dei termogenici in ambito sportivo e dimagrante, alcuni studi dimostrerebbero:
Un incremento in condizioni di riposo del 4,6% del dispendio energetico in seguito al consumo di una bevanda a base di catechine del tè verde;
Una migliore ossidazione degli acidi grassi, osservata attraverso la misurazione del quoziente respiratorio;
Un incremento del metabolismo basale, nelle ore immediatamente successive all'ingestione del prodotto;
Un incremento della spesa energetica del 3-6% durante l'esercizio fisico;
Un incremento della vigilanza ed un miglioramento sui tempi di risposta.
In conclusione quindi gran parte degli studi sembrerebbero concordare sul potenziale ruolo metabolico di questi supplementi, evidenziando in media un incremento del metabolismo basale di circa il 4%. Interessanti tuttavia sarebbero ulteriori evidenze che dimostrerebbero l'incapacità dei termogenici di sostenere un decremento ponderale in assenza di un attività fisica programmata e di una dieta equilibrata. Queste evidenze sottolineano come alla base di qualsiasi fase di calo peso, debba evidentemente esserci un attività fisica regolare ed un regime dietetico studiato ad hoc per l'utente, e come l'uso di supplementi dietetici non sia sufficiente da solo a garantire un effetto dimagrante degno di nota.
Gli effetti collaterali
L'azione simpaticomimetica degli ingredienti solitamente presenti in un termogenico, oltre ad incrementare il metabolismo di base, sostenendo una migliore ossidazione dei lipidi, avrebbe inevitabili ripercussioni anche sulla funzionalità di altri organi ed apparati. I più interessati in questo caso sarebbero il sistema cardiovascolare e quello nervoso. In differenti studi infatti si associa al consumo di termogenici:
Un incremento della pressione arteriosa;
Un incremento della frequenza cardiaca;
Un aumento dello stato di agitazione;
Un aumento dello stato di tensione;
Un aumento dello stato di irrequietezza.
Talvolta vengono descritti anche effetti collaterali gastro-enterici, caratterizzati da dolori addominali, nausea, vomito e diarrea.
Modalità d'uso
Alla luce dei vari studi, che dimostrano l'ottima capacità di questi supplementi di aumentare la spesa energetica ed il metabolismo ossidativo durante l'esercizio fisico, sarebbe opportuno preferirne l'assunzione nelle fasi pre-allenamento. Al contrario, l'incremento dell'attività simpatica associata all'uso di termogenici, ne limiterebbe fortemente l'uso nelle fasi serali, vista la possibilità di disturbare il riposo notturno. Il dosaggio dovrebbe essere definito da personale esperto, in base anche al tipo di prodotto utilizzato.
Controindicazioni all'uso
Gli importanti effetti biologici sostenuti da questo tipo di integratori, pongono numerosi vincoli al loro utilizzo. Difatti l'uso di termogenici risulterebbe controindicato nei pazienti con patologie cardiovascolari, affezioni di varia natura del sistema nervoso, insonnia ed altre manifestazioni psicologiche o psichiatriche e patologie gastroenteriche. Le suddette contrindicazioni si estenderebbero inevitabilmente anche alle donne in stato di gravidanza ed allattamento ed a tutti gli adolescenti. Si ricorda inoltre come secondo recenti evidenze, un effetto migliorativo, decisamente superiore rispetto quello indotto dai termogenici, si potrebbe tranquillamente ottenere con una dieta ed una sana attività fisica. L'incremento della spesa energetica in questi casi sembrerebbe addirittura toccare il 20% rispetto le iniziali condizioni.